Cartolina della spedizione
Al fine di sostenere il progetto ed al tempo stesso veicolarne il più possibile la conoscenza e condivisione, è stata realizzata una cartolina con relativa locandina pubblicitaria. Chi riporterà il proprio indirizzo postale, la riceverà, spedita dalla Turchia, con la firma di tutti i partecipanti.
La cartolina riporta sul fronte una bella immagine panoramica del Piccolo e Grande Ararat, scattata da Vittorio Mottini.
Sul retro della stessa, oltre alla grafica canonica è riportata una frase dell'alpinista scomparso nel 1993 Battistino Bonali che è stata valutata dagli organizzatori particolarmente in linea con le finalità e lo spirito della spedizione:
GRAZIE MONTAGNA
per avermi dato lezioni di vita,
perché faticando ho appreso a gustare il riposo,
perché sudando ho imparato ad apprezzare
un sorso di acqua fresca,
perché, stanco, mi sono fermato
e ho potuto ammirare la bellezza di un fiore,
la libertà del volo degli uccelli,
respirare il profumo de la semplicità,
perché solo immerso nel tuo silenzio,
mi sono visto allo specchio e spaventato ho ammesso
la mia necessità di verità e amore,
perché soffrendo ho gustato la gioia della vetta
percependo che le cose vere,
quelle che portano alla felicità,
si ottengono solo con sforzo,
e chi non sa soffrire,
non potrà mai capire
Battistino Bonali
Battistino amava il contatto con la natura e con l'ambiente montano. Dalla montagna riceveva la grande soddisfazione che lo portava a compiere nuove ascensioni, non cercava fama e notorietà.
Domenica 8 agosto 1993 la sua salita è finita in tragedia. Durante la scalata della nord dell'Huascaran, una vetta in Perù di 6.655 metri, Battistino e il compagno Giandomenico Ducoli precipitarono.
Battistino era impegnato in opere di solidarietà, sulla sua cartolina della spedizione scrisse: "Salire in alto per aiutare chi sta in basso".
La cartolina riporta sul fronte una bella immagine panoramica del Piccolo e Grande Ararat, scattata da Vittorio Mottini.
Sul retro della stessa, oltre alla grafica canonica è riportata una frase dell'alpinista scomparso nel 1993 Battistino Bonali che è stata valutata dagli organizzatori particolarmente in linea con le finalità e lo spirito della spedizione:
GRAZIE MONTAGNA
per avermi dato lezioni di vita,
perché faticando ho appreso a gustare il riposo,
perché sudando ho imparato ad apprezzare
un sorso di acqua fresca,
perché, stanco, mi sono fermato
e ho potuto ammirare la bellezza di un fiore,
la libertà del volo degli uccelli,
respirare il profumo de la semplicità,
perché solo immerso nel tuo silenzio,
mi sono visto allo specchio e spaventato ho ammesso
la mia necessità di verità e amore,
perché soffrendo ho gustato la gioia della vetta
percependo che le cose vere,
quelle che portano alla felicità,
si ottengono solo con sforzo,
e chi non sa soffrire,
non potrà mai capire
Battistino Bonali
Battistino amava il contatto con la natura e con l'ambiente montano. Dalla montagna riceveva la grande soddisfazione che lo portava a compiere nuove ascensioni, non cercava fama e notorietà.
Domenica 8 agosto 1993 la sua salita è finita in tragedia. Durante la scalata della nord dell'Huascaran, una vetta in Perù di 6.655 metri, Battistino e il compagno Giandomenico Ducoli precipitarono.
Battistino era impegnato in opere di solidarietà, sulla sua cartolina della spedizione scrisse: "Salire in alto per aiutare chi sta in basso".